Non è vero che per seguire i propri sogni in Italia non ci sia spazio: questo Blog racconta di come è possibile seguire le proprie passioni trasformandole in un lavoro.
Freelance per passione, appunto.

domenica 24 ottobre 2010

Quelli che fanno la TV

Per poterci lavorare, la televisione deve proprio piacerti. Andrea e Francesca, coppia di professionisti della TV, quando lavorano a un programma sono immersi a 360 gradi nel mondo televisivo: al lavoro, ma anche a casa perché per realizzare una trasmissione con competenza, intelligenza e creatività, il tempo libero non possono che passarlo davanti allo schermo della televisione e a quello del computer a studiare tutto quello nel mondo viene prodotto. Ecco perché non capiscono quei loro colleghi che amano vantarsi dicendo “Io la televisione la faccio, mica la guardo!”. Nella loro professione, la qualità delle prestazioni sostituisce curriculum e colloqui: un lavoro ben fatto è, quindi, ancora più importante, perché funge da biglietto da visita per poterne fare altri. Anche se questo significa mettere in stand-by il resto della loro vita. Ma con la certezza che il momento delle vacanze, per fortuna, inevitabilmente arriverà: per partire verso luoghi senza antenne!

domenica 17 ottobre 2010

Con le mani spacco le montagne

Non fa per tutti la vita dello spaccamontagne: si chiama “consolidamento di pareti rocciose”, ed è un durissimo lavoro fisico, che ti fa lavorare lontano da casa a volte per mesi, in situazioni igieniche non sempre al massimo. Una scelta casuale per Davide, che, licenziato da un lavoro d’ufficio a causa di una fusione della sua azienda, ha avuto l’opportunità di smettere di sentirsi solo un piccolo ingranaggio e di diventare una di quelle poche persone che svolgono un lavoro utile alla società.
Sono solo 2 anni che ha iniziato a spaccare le montagne, ma ormai per lui non si tratta solo di un lavoro ma uno stile di vita: nato come derivazione di una grande passione per l’arrampicata, scovando questo lavoro, Davide ha saputo sfruttare le doti atletiche per guadagnarsi uno stipendio. La responsabilità dell’incolumità delle persone è uno stimolo e una sfida: l’obiettivo è un lavoro fatto bene, che non termina necessariamente quando scatta la fine del turno, ma solo quando la montagna è sicura. E nonostante ora sia una professione, la montagna continua ad essere il suo grande amore.
I periodi più belli sono quelli in cui si trova a rimanere nella stessa zona per mesi: seppur sempre lontano da casa, ha l’opportunità di instaurare un rapporto con la gente del luogo, un po’ spaventata ma anche affascinata da questa tribù di spaccamontagne. Quando piove o nevica, ha l’opportunità di leggere un libro, andare al cinema, mettersi in pari con le mail o prendere la macchina e visitare la zona in cui si trova. Per uno che ama viaggiare, stare all’aria aperta e lavorare fare free climbing, è una vita tutta in vacanza.

sabato 9 ottobre 2010

Musicista per vocazione e non per professione

Per Dani fare il musicista non è una scelta di carriera, ma uno stato in cui ci si trova per natura. In un momento storico in cui fare “l’artista” sembra obiettivo solo di chi vuole fare soldi o diventare famoso, per Dani, invece, l’ambizione non è mera smania di emergere, ma l’unico modo di seguire il proprio istinto: e ambizione, quindi, è fare quello per cui si è nati, lavorando nel modo più onesto possibile.
Scrive canzoni, suona la chitarra nella sua band Belladonna, organizza tour in tutto il mondo e dà vita a CD autoprodotti realizzati come grosse produzioni delle major. Ha creato uno stile musicale, il rock noir, e con la band segue tutti gli aspetti dell’essere un musicista, compreso il suo personale punto di forza: un rapporto vivo e costante con i fans in tutto il mondo che li ha portati a diventare “la band italiana più ascoltata su MySpace”. Ottiene tutto ciò grazie a un carattere aperto e solare (nonostante l’abbigliamento rigorosamente dark), e grazie a un approccio al suo mestiere di stampo internazionale, serio e professionale, a cui è arrivato dopo aver suonato, negli anni della giovinezza, la chitarra in giro per l’Inghilterra. La scelta di lasciare spazio alla propria realizzazione personale, seguendo il sacro fuoco della musica, ha reso Dani una persona felice di affrontare tutti gli aspetti del suo lavoro, e di considerare concerti e sessioni di registrazione momenti di puro relax.