Non è vero che per seguire i propri sogni in Italia non ci sia spazio: questo Blog racconta di come è possibile seguire le proprie passioni trasformandole in un lavoro.
Freelance per passione, appunto.

lunedì 21 febbraio 2011

La passione per lo yoga

Due gatti, due bambine, Hilary non si fa mancare proprio nulla. Americana laureata in Economia, ha vissuto per anni in Cina, ma ha poi trovato la sua realizzazione come insegnante di yoga a Milano. Perchè è una donna aperta a cogliere tutti gli spunti che la vita ha da offrire, minuto per minuto. Proprio grazie a questo atteggiamento, in breve tempo è passata da semplice allieva a insegnante di yoga, attraversando senza fretta tutti i necessari corsi e certificazioni, scegliendo di dedicarsi a tempo pieno a questa attività che richiede impegno e concentrazione dando in cambio pochi guadagni ma moltissima soddisfazione data dalla pratica in sé e dallo scambio con gli allievi. Pensando al futuro, immagina di continuare a praticare, studiare e insegnare fino a tarda età, con la curiosità di vedere come il suo corpo e la sua mente si trasformeranno.

http://www.theyogaplace.it/

giovedì 20 gennaio 2011

L'astronauta del web

E’ da talenti solitari come quello di Bruno che negli USA nascono gli imperi come Google e Facebook. Il cyberspazio è il suo regno: appassionato di arte, di musica (suona la batteria in una band) e di tecnologie, sfrutta le sue passioni trasformandole in competenze per la creazione di siti web ricchi ed originali. Ha sviluppato una carriera professionale all’inverso: dopo aver iniziato sviluppando i siti di grandi gruppi industriali, è passato, oggi che può scegliere per chi lavorare, a clienti più piccoli che, pur con budget ridotti, gli permettono più libertà. Nonostante sia un workaholic per passione, consiglia a tutti di non lavorare, o, almeno, di scegliere solo lavori gratificanti. Come ha fatto lui.
http://www.brunocover.com/

martedì 28 dicembre 2010

La mia vita a fumetti

Per Gastone, i fumetti e le illustrazioni sono una passione, una fonte di reddito e un piacere, ma mai potranno prevalere sulla sua vita personale: un piatto cucinato con calma, una passeggiata con il cane e una chiacchierata con sua moglie sono le priorità del suo quotidiano, senza le quali il suo lavoro non sarebbe completo. Una perfetta integrazione fra tempo dedicato al proprio benessere e al lavoro: una formula dall’incredibile equilibrio, che farebbe pensare a un miliardario che disegna per hobby, mentre invece è con i guadagni del suo lavoro, passione coltivata fin da bambino, che Gastone manda avanti la famiglia. E anche gli altri interessi che vanno a completare le sue giornate, molti, come il cinema, il teatro, le mostre, la musica e i libri, fanno parte di una ricerca di stimoli che arricchisce la sua persona tanto quanto il suo lavoro.

domenica 21 novembre 2010

L’ABITO FA SEMPRE IL MONACO

In circa dieci anni di lavoro in azienda ha maturato la consapevolezza di voler lavorare per far sì che le persone imparino ad accettare, amare e mostrare la propria personale bellezza. Le domande che l’hanno fatta cominciare sono: perché quella persona si veste in quel modo? É consapevole di cosa comunica quel tipo di abbigliamento? Sa che scegliendo cosa indossare ogni mattina, sceglie di farsi catalogare in un certo modo? Appunto per intervenire su questi aspetti, e non per una semplice passione per lo shopping, che Margherita ha cominciato studiando, in Italia e all’estero, per poi dare l’avvio all’attività in punta di piedi, prima mantenendo il suo lavoro da dipendente, e solo successivamente lanciandosi nel mercato dei freelance, a quel punto forte di entusiasmo e competenza. É così che oggi è diventata una fra le poche consulenti d’immagine italiane di rilievo internazionale: sono numerosissimi gli e le aspiranti consulenti d’immagine che da tutta Italia accorrono ai suoi corsi, e i clienti che la chiamano arrivano da tutti i continenti.

mercoledì 10 novembre 2010

La passione di scrivere per chi viaggia

Anna aveva un lavoro di prestigio in un’importante casa editrice turistica, coordinando un reparto dopo anni di gavetta in cui aveva avuto modo di imparare tutte le sfumature del lavoro di redazione. Poi, alle soglie dei 60 anni, l’allontanamento causato da un downsizing aziendale. Dopo un iniziale smarrimento, ha ripreso in mano la parte più divertente di quanto sapeva fare, e ha iniziato a scrivere guide turistiche da freelance: si è dotata di un super computer, ha seguito dei corsi di grafica, ha assoldato un commercialista e oggi lavora a tempo pieno dalla stanza di casa che ha adibito a studio, permettendosi gli orari che preferisce, e spostando il lavoro nella sua casa di montagna nei periodi in cui a Milano fa troppo caldo. Anche se prima guadagnava molto di più, ora che ha scoperto che è possibile lavorare lontana dalla confusione degli uffici, evitando le ore di punta e permettendosi pause per una lezione di yoga o una passeggiata ristoratrice, è sicura che non tornerebbe indietro.

domenica 24 ottobre 2010

Quelli che fanno la TV

Per poterci lavorare, la televisione deve proprio piacerti. Andrea e Francesca, coppia di professionisti della TV, quando lavorano a un programma sono immersi a 360 gradi nel mondo televisivo: al lavoro, ma anche a casa perché per realizzare una trasmissione con competenza, intelligenza e creatività, il tempo libero non possono che passarlo davanti allo schermo della televisione e a quello del computer a studiare tutto quello nel mondo viene prodotto. Ecco perché non capiscono quei loro colleghi che amano vantarsi dicendo “Io la televisione la faccio, mica la guardo!”. Nella loro professione, la qualità delle prestazioni sostituisce curriculum e colloqui: un lavoro ben fatto è, quindi, ancora più importante, perché funge da biglietto da visita per poterne fare altri. Anche se questo significa mettere in stand-by il resto della loro vita. Ma con la certezza che il momento delle vacanze, per fortuna, inevitabilmente arriverà: per partire verso luoghi senza antenne!

domenica 17 ottobre 2010

Con le mani spacco le montagne

Non fa per tutti la vita dello spaccamontagne: si chiama “consolidamento di pareti rocciose”, ed è un durissimo lavoro fisico, che ti fa lavorare lontano da casa a volte per mesi, in situazioni igieniche non sempre al massimo. Una scelta casuale per Davide, che, licenziato da un lavoro d’ufficio a causa di una fusione della sua azienda, ha avuto l’opportunità di smettere di sentirsi solo un piccolo ingranaggio e di diventare una di quelle poche persone che svolgono un lavoro utile alla società.
Sono solo 2 anni che ha iniziato a spaccare le montagne, ma ormai per lui non si tratta solo di un lavoro ma uno stile di vita: nato come derivazione di una grande passione per l’arrampicata, scovando questo lavoro, Davide ha saputo sfruttare le doti atletiche per guadagnarsi uno stipendio. La responsabilità dell’incolumità delle persone è uno stimolo e una sfida: l’obiettivo è un lavoro fatto bene, che non termina necessariamente quando scatta la fine del turno, ma solo quando la montagna è sicura. E nonostante ora sia una professione, la montagna continua ad essere il suo grande amore.
I periodi più belli sono quelli in cui si trova a rimanere nella stessa zona per mesi: seppur sempre lontano da casa, ha l’opportunità di instaurare un rapporto con la gente del luogo, un po’ spaventata ma anche affascinata da questa tribù di spaccamontagne. Quando piove o nevica, ha l’opportunità di leggere un libro, andare al cinema, mettersi in pari con le mail o prendere la macchina e visitare la zona in cui si trova. Per uno che ama viaggiare, stare all’aria aperta e lavorare fare free climbing, è una vita tutta in vacanza.