Non è vero che per seguire i propri sogni in Italia non ci sia spazio: questo Blog racconta di come è possibile seguire le proprie passioni trasformandole in un lavoro.
Freelance per passione, appunto.

martedì 28 settembre 2010

L'unica costumista che si veste bene

Parlando con Sabrina si capisce cosa vuol dire seguire la propria passione. Nella descrizione della sua vita lavorativa non c’è un dubbio, un’esitazione.
La passione l’ha folgorata a sedici anni, a teatro. L’insegnante della scuola di moda trascina la classe a vedere Il malato immaginario. Per gli altri compagni è la solita noia che ti propinano ma sempre meglio di fare lezione. Per Sabrina no. Perché è abbagliata dalla luce e dai colori dei costumi di scena. Sbalzata in un mondo fantastico. E’ in quel momento che Sabrina scopre che è quello il mondo in cui vuole vivere. Che è quello il mondo che vuole creare lei stessa. Ha deciso: farà la costumista.
Non che prima volesse fare la ragioniera, certamente: sognava di fare la stilista. Un lavoro abbastanza accettato dai suoi, bastava il diploma di quella scuola. Invece per fare la costumista Sabrina volle andare l’università. I suoi genitori non sapevano neanche cosa facesse, una costumista. E poi, tutti quegli anni a studiare? Come spesso capita ai pochi che hanno le idee chiare sin da quell’età, Sabrina non si lascia minimamente condizionare e si iscrive al DAMS di Bologna. E lì nascono i primi contatti, il primo “ingaggio”, per il teatro Testoni, tramite una compagna di università. Un primo lavoro improvvisato, nato lì per lì, e accettato con una buona dose di incoscienza. L’improvvisazione deve esserle riuscita particolarmente bene, visto che dall’età di 22 anni, la sua prima esperienza, non ha mai smesso di lavorare, e adesso ne ha 39, di anni. E lavora per la televisione  e per il cinema, altra grande passione.

Nessun commento:

Posta un commento